Gli attimi immediatamente precedenti, insieme a quelli che seguono, il momento della morte sono fra i misteri più profondi e delicati dell’essere umano. Da sempre, la scienza e altre discipline si sono interrogate su cosa succeda alla mente e al corpo quando la vita esala il suo ultimo respiro. E nel corso dei secoli si sono alternate le più svariate teorie o correnti di pensiero, ma oggi la ricerca medica ha potuto dare qualche risposta in più, che permette di chiarire ciò che si sentirebbe prima di morire.
A rendere possibile questo tipo di conclusioni sono gli studi sui pazienti in stato di coma, ovvero coloro che hanno vissuto la pre-morte e che, una volta tornati coscienti, sono stati in grado di fornire la loro testimonianza. Oltre a ciò, ovviamente, ci sono ii monitoraggi e gli esami clinici che hanno tracciato il comportamento fisiologico di tali soggetti prima del loro risveglio. Così, se qualche aspetto è ora noto, altri ancora sono tutti da scoprire. Ma cosa sappiamo fino a oggi?
I medici affermano che chi si avvicina lentamente alla morte sperimenta sul piano fisico alcuni sintomi. Il cuore rallenta il suo battito e il sangue si muove meno velocemente nel corpo; quindi, la pressione sanguigna si abbassa e ciò può comportare uno stato di confusione ma anche di insolita serenità. Inoltre, cambia la respirazione con il respiro che si fa più lento e superficiale, a volte più rumoroso, prima di interrompersi.
In alcuni pazienti, poi, il fisico è pervaso da una sensazione di sonno profondo, come di scivolamento verso uno stato di incoscienza. In questo senso, vedere una persona cara abbandonarsi al riposo è anche motivo di conforto, soprattutto dopo una malattia che ha comportato dolori e sofferenza. Il soggetto rimarrebbe comunque percettivo rispetto ai rumori nella stanza. Per quanto riguarda, infine, l’attività cerebrale sono state rilevate oscillazioni simili a quelle che si attivano quando si ricorda o si sogna. E dai racconti di chi è uscito dal coma, gli istanti che precedono il trapasso sarebbero accompagnati dalla rievocazione dei momenti più significativi che la persona ha vissuto nel corso della sua esistenza.